
Agricoltura Conservativa e difesa fitosanitaria
L’introduzione dell’Agricoltura Conservativa non comporta nessuna variazione delle tecniche di difesa fitosanitaria, che possono quindi essere condotte con le con le consuete modalitĂ di lotta integrata e con le macchine utilizzate in via ordinaria.
Protezione dalle micotossine
I valori di micotossine presenti nelle granelle di frumento e mais sono influenzati principalmente dalle condizioni climatiche della stagione considerata e dai fattori di stress che ne favoriscono la formazione (alto grado di umidità , escursioni termiche, stress idrico, attacco di insetti). E’ noto inoltre che la successione di graminacee (es: mais/grano) ed anche le rotazioni strette, dal momento che alcune colture pur non soffrendo degli stessi problemi ospitano nei residui colturali patogeni che possono essere dannosi per le colture che seguono (es. soia e graminacee; patate e graminacee), non offrono garanzie di protezione dalle micotossine (fumonisine, tricoteceni, aflatossine). Infine, i residui colturali che rimangono in campo possono rappresentare un potenziale inoculo per infezioni fungine, in particolare fusariosi, con conseguenti maggiori rischi di formazione di micotossine nei cereali. In Agricoltura Conservativa, tuttavia, la rotazione colturale è un pilastro fondamentale della tecnica, così che non essendo contemplata l’”autosuccessione” cerealicola, viene ad essere minimizzato l’eventuale trascinamento temporale dell’inoculo fungino. Inoltre la diversificazione colturale e la maggiore attività biologica dei sistemi conservativi possono rappresentare un efficace fattore di “controllo naturale” e limitazione dei parassiti e della loro carica patogena. Sull’argomento sono in corso varie sperimentazioni e verifiche scientifiche. I dati ad oggi disponibili indicano in ogni caso che per il controllo delle micotossine le raccomandazioni (monitorarne la presenza) e le strategie (”buone pratiche agricole” idonee a contenerne lo sviluppo, compresa l’adozione di soluzioni di contrasto quali l’utilizzo di funghi antagonisti come Trichoderma spp.) valide per i regimi convenzionali sono applicabili anche all’Agricoltura Conservativa, senza che i rischi siano significativamente superiori.
[tratto da: Life HelpSoil. LINEE GUIDA per l’applicazione e la diffusione dell’Agricoltura Conservativa – prima edizione, 2014]
Obiettivo del progetto Life HelpSoil
Promuovere soluzioni innovative per contrastare i principali problemi fitosanitari legati all’introduzione dell’agricoltura conservativa in confronto con il mantenimento del regime di coltivazione convenzionale.
Le aziende dimostrative dove vengono attuate pratiche migliorative di difesa fitosanitaria sono le seguenti:
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